Ultima modifica: 25 Ottobre 2021
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REGOLAMENTO COLLEGIO DEI DOCENTI 3/9/2018

Collegio dei Docenti – Regolamento interno

 

Art. 1 – Disposizioni generali

Il presente Regolamento disciplina e organizza le attività e le funzioni del Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo Nord di Prato. La partecipazione alle sedute del Collegio dei docenti è adempimento obbligatorio per tutti i docenti in servizio nell’ambito delle attività funzionali a carattere collegiale previste dal CCNL e costituisce adempimento prioritario rispetto ad altre eventuali attività.

 

Art. 2 – Composizione

La composizione del Collegio è quella assegnata dal D.Lgs 16-4-1994 n. 297 e dalla normativa successiva. Fanno parte del Collegio dei Docenti tutti i docenti a tempo indeterminato e determinato.

 

Art. 3 – Competenze

  1. Il Collegio dei docenti, come previsto dalla legge, è l’organo collegiale deputato a elaborare, attuare e verificare, nel rispetto degli ordinamenti vigenti, la funzione educativo-didattica- formativa dell’Istituzione scolastica.
  2. All’interno di questo quadro ogni sua iniziativa, discussione e delibera deve essere il risultato di un lavoro collegiale, mirante ad una calibrata programmazione degli obiettivi e degli interventi e all’effettiva verifica dei risultati raggiunti, nel rispetto della libertà didattica di ogni singolo docente e in sintonia con i principi di trasparenza, buon andamento e imparzialità sanciti dalla Costituzione della Repubblica.

Il Collegio Docenti:

  • ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico;
  • cura la Programmazione dell’azione Educativa. Esercita tale prerogativa nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente.
  • Delibera, ai fini della valutazione degli alunni e per tutte le classi dell’Istituto, la suddivisione dell’a.s. in due o tre periodi;
  • valuta periodicamente l’andamento dell’attività didattica, per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi prefissati nel Piano dell’Offerta Formativa,proponendo, ove occorre, le misure per il miglioramento dell’attività scolastica.
  • Provvede all’adozione dei libri di testo e/o ad altro materiale alternativo ad uso degli insegnanti, su parere dei Consigli di classe interclasse e intersezione;
  • adotta e promuove nell’ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione.
  • Promuove le iniziative di aggiornamento dei docenti, in base alle necessità didattiche emergenti e discusse.
  • Elegge al suo interno i docenti che fanno parte del Comitato di Valutazione del servizio del personale docente.
  • Programma e attua tutte le iniziative a sostegno degli alunni diversamente abili nonché di quegli alunni che vivono una condizione di disagio.
  • Provvede ad elaborare, aggiornare ed approvare il Piano dell’Offerta Formativa.
  • Sceglie le aree d’intervento delle Figure Strumentali e le elegge in un successivo Collegio, se opportuno, a scrutinio segreto.

Nel deliberare il C.D. tiene conto delle proposte e dei pareri provenienti dai Consigli di classe, d’interclasse e d’intersezione.

 

Art. 4 – Articolazione

  1. Per migliorare l’efficienza e I’efficacia del proprio lavoro decisionale il Collegio può articolarsi al proprio interno in Collegi di settore, Dipartimenti, Commissioni e Gruppi di lavoro. La costituzione e le funzioni di tali articolazioni interne sono oggetto di ratifica da parte dell’organo assembleare.
  2. Il Collegio Docenti funziona per settori (Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola secondaria di I grado) quando tratta di materie specifiche di settore, funziona in seduta plenaria quando tratta materie di carattere generale.
  3. Commissioni e gruppi di lavoro lavorano su mandato del Dirigente o del collegio stesso, che ne deve precisare tempi, compiti e risultati attesi.
  4. I dipartimenti possono avere carattere disciplinare o trasversale in caso di discussione su tematiche specifiche relative a singole discipline o aree disciplinari o assi culturali. La composizione dei dipartimenti è deliberata all’inizio di ciascun anno scolastico nell’ambito del PTOF. Le sedute dei dipartimenti sono presiedute dal dirigente scolastico o un docente coordinatore da lui designato e vengono inserite nel piano annuale delle attività collegiali obbligatorie.

 

Art.5 – Convocazione e ordine del giorno

  1. Il Collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il calendario definito nel Piano delle Attività presentato, di norma, entro la fine di settembre di ogni anno scolastico. Il Piano contiene, in linea di massima, anche gli argomenti previsti all’ordine del giorno.
  2. Possono comunque essere convocate riunioni straordinarie per motivi inizialmente non previsti (innovazioni legislative, problemi sopraggiunti, etc.) sempre all’interno delle clausole contrattuali previste dall’art. 29 c.3 lett. a) del CCNL del 27.11.2007.
  3. Il Collegio può essere altresì convocato in seduta straordinaria, su richiesta di almeno 1/3 dei Componenti. La comunicazione dell’o.d.g. deve essere data con almeno cinque giorni di preavviso.
  4. La comunicazione della convocazione del Collegio con l’Odg (eventualmente aggiornato) deve essere data con almeno 5 giorni di preavviso e pubblicazione sul sito web istituto / bacheca registro elettronico.
  5. La pubblicazione del Piano sul sito web dell’istituito / bacheca registro elettronico vale come convocazione ufficiale svolgendo essi funzione di albo. Tuttavia le sedute del Collegio ivi contenute vengono confermate con apposita convocazione che deve indicare la data, l’ora d’inizio e l’ora di chiusura della seduta, nonché l’ordine del giorno (Odg), che può integrare quello proposto nel Piano.
  6. E’ possibile richiedere all’inizio della seduta di modificare la successione dei punti all’Odg.
  1. In casi particolari e quando si prevedono adempimenti obbligatori sopraggiunti successivamente alla convocazione o per problemi urgenti, tale Odg può essere integrato, con comunicazione scritta, anche il giorno prima.
  2. I lavori del Collegio si aprono con la lettura e l’approvazione del verbale della seduta precedente.

 

Art. 7 – Svolgimento dei lavori assembleari

  1. Il Dirigente Scolastico presiede il Collegio e ne assicura il corretto e proficuo funzionamento. In particolare:- apre e chiude la seduta;
    – dà la parola, guida e modera la discussione; – cura l’ordinato svolgersi dei lavori;
    – stabilisce la sequenza delle votazioni.
  2. Il Collegio deve concludersi entro l’ora indicata nella convocazione. Qualora non si riesca ad esaurire l’Odg entro l’ora di chiusura prevista, il Presidente procederà all’aggiornamento della riunione, salva la possibilità – su delibera del collegio – di proseguire la riunione fino all’esaurimento dei lavori all’ordine del giorno.
  3. Affinché la riunione possa concludersi nei tempi previsti, all’inizio della seduta il Presidente presenta l’odg con i tempi assegnati ad ogni punto dell’Odg.
  4. Sugli argomenti compresi all’Odg i docenti si iscrivono a parlare durante la seduta.
  5. Il Presidente nel concedere la parola segue l’ordine delle iscrizioni a parlare.
  6. Nessun docente può, di norma, iscriversi a parlare più di una volta per ogni punto all’Odg, oltreall’eventuale dichiarazione di voto.
  7. La durata degli interventi nella discussione di ogni punto all’Odg non può superare, di norma, i5 minuti;
  8. Ogni docente è tenuto a rispettare i tempi prefissati; in caso contrario il Presidente, dopo unrichiamo, ha la facoltà di togliere la parola.
  9. Ogni docente ha diritto di replica una sola volta per ogni argomento all’Ordine del giorno perun tempo non superiore a due minuti.
  10. Al termine della discussione il presidente pone in votazione una proposta di deliberazione o piùmozioni tra loro alternative.
  11. Sulla proposta possono essere presentati emendamenti: saranno esaminati nell’ordine prima gliemendamenti soppressivi e, di seguito, quelli modificativi e integrativi. Qualora la proposta originaria sia modificata/integrata, il presidente mette in votazione per l’approvazione definitiva la proposta come modificata e/ o integrata.
  12. Eventuali comunicazioni del Dirigente Scolastico in apertura o alla fine di seduta, non sono di norma soggette a discussione e delibera.

 

Art. 8 – Votazioni

  1. Quando una proposta viene messa ai voti dal Presidente dell’Assemblea, non è più consentito alcun intervento.
  2. Tutte le votazioni avvengono per voto palese; la votazione è obbligatoriamente segreta quando si faccia questione di persone. Su richiesta di almeno 20 componenti del collegio la votazione può avvenire per appello nominale, che ha inizio in ordine alfabetico.
  3. Le deliberazioni, se non prese all’unanimità, sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Non sono considerati tali le astensioni e, nel caso di votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche o nulle.
  4. In caso di votazioni alternative è approvata la proposta che abbia riportato il maggior numerodi voti.
  5. Qualora i docenti i docenti dichiarino di non partecipare al voto e escano dall’aula, restaconfermato il “quorum strutturale” accertato all’inizio della seduta o, su richiesta, in momentosuccessivo e antecedente al loro abbandono dell’aula.
  6. Conclusa la votazione, il Presidente proclama i risultati della stessa. Le delibere del collegio sonoatti definitivi e immediatamente esecutivi. Il dirigente scolastico è garante della legittimità e correttezza delle delibere assunte dal collegio, provvede alla loro esecuzione, ad esclusione dei casi in cui vi sia evidente violazione di leggi, regolamenti o disposizioni ministeriali.

     

Art. 9 – Verbalizzazioni

  1. Il segretario del Collegio, designato dal Dirigente Scolastico tra i docenti collaboratori, ha il compito di redigere il verbale dei lavori dell’assemblea, sottoscrivendolo insieme al Presidente.
  2. Il verbale deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione, nonché gli interventi svoltidurante la discussione redatti in maniera sintetica ma significativa.
  3. E’ facoltà dei componenti del collegio far inserire a verbale le loro dichiarazioni testuali e allegaremozioni in forma scritta.
  4. Nel verbale le delibere devono essere evidenziate con chiarezza e numerate in ordineprogressivo nell’arco dell’anno scolastico.
  5. Dal decimo giorno lavorativo successivo ad ogni riunione del Collegio, il relativo verbale saràdisponibile in forma digitale sul sito web/bacheca registro elettronico.
  6. Le richieste di modifica e integrazione al verbale devono essere redatte in forma scritta epervenire di norma almeno tre giorni prima della riunione deputata all’approvazione dello stesso e, qualora fossero approvate, saranno inserite al primo punto del Collegio che si sta svolgendo.
  7. I verbali del Collegio, una volta approvati, sono sempre consultabili su richiesta da ogni docente che ne fa parte.

     

Art. 10 – Modifiche al Regolamento

  1. Una volta approvato dai 2/3 dei docenti presenti alla seduta, il presente Regolamento entra in vigore dalla successiva seduta del Collegio dei docenti e conserva la sua validità anche per gli anni scolastici successivi.
  2. Eventuali modifiche possono essere proposte per iscritto al collegio dal Presidente o da almeno 1/3 dei docenti in servizio nell’Istituto e approvate dai 2/3 dei docenti presenti alla seduta dal collegio in cui vengono discusse.

Regolamento Collegio Docenti IC Nord

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