Ultima modifica: 29 Dicembre 2023
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Oggetti e luoghi della Costituzione tra passato e presente

La Costituzione si impara a scuola: formazione storica, ricerca e promozione della Costituzione per lo sviluppo di percorsi di cittadinanza attiva”

Oggetti e luoghi della Costituzione tra passato e presente”

Scuola secondaria di I grado “Fermi”

classe 3a A – A.S. 2023/2024

In oltre venti lunghi anni di fascismo l’Italia ha conosciuto l’alleanza con il nazismo, la Seconda guerra mondiale, la guerra civile e la lotta di Resistenza, le violenze e gli omicidi, le persecuzioni politiche e razziali e la deportazione verso i campi di concentramento e di sterminio. Con la fine del conflitto e dell’occupazione tedesca, il popolo italiano si è unito nella gioia e ha seminato la speranza di un futuro di pace. Il 2 giugno 1946 si è svolto il referendum sulla forma istituzionale dello Stato, che con il voto popolare ha condotto alla nascita della Repubblica e alla elezione di un’Assemblea Costituente; allora tutte le forze politiche che avevano combattuto contro il fascismo si sono impegnate per scrivere la carta dei valori fondamentali, delle regole e delle istituzioni della vita democratica nel nostro Paese: un nuovo patto tra tutti gli italiani verso la libertà e la democrazia. Il 1° gennaio del 1948 è entrata in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana.

La Costituzione della Repubblica Italiana contiene le regole del gioco nelle quali tutti ci riconosciamo: sono le regole di gioco della nostra comunità. Se tutti le condividiamo, ci può essere equità e benessere. La nostra Costituzione sta lì da più di settant’anni e nel tempo sono cambiate molte cose, ma nessuno ha mai messo in dubbio il suo contenuto, perché si basa su valori profondi e ben formulati. Sarete cittadini perfetti se tutti vi ritroverete in quel concetto. Abbiate cura del vostro lavoro, perché non è esclusivamente scuola, ma molto di più…”

Sono queste le parole pronunciate dal sindaco di Prato Matteo Biffoni durante l’incontro che ha avuto luogo giorno 15 dicembre 2023 presso l’auditorium dell’Istituto Gramsci-Keynes di Prato, alla presenza di giovani studenti delle scuole secondarie di I grado. Il progetto “Oggetti e luoghi della Costituzione tra passato e presente” ha coinvolto attivamente i nostri ragazzi e si è rivelato un percorso altamente formativo, in grado di favorire la conoscenza dei valori che sono alla base della Costituzione italiana attraverso un collegamento con alcuni luoghi e oggetti significativi del territorio.

Alla presenza di Ilaria Santi, Assessore all’istruzione pubblica, pari opportunità e memoria, il dottor Enrico Iozzelli, responsabile della didattica presso la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, ha pronunciato un discorso vibrante ed emotivamente coinvolgente, sottolineando il significato profondo del progetto, ricordando l’importanza della memoria e rievocando la figura di Roberto Castellani, pratese sopravvissuto ai campi di concentramento di Mauthausen ed Ebensee che dopo la prigionia si è impegnato attivamente nell’educazione dei giovani.

Roberto Castellani ha portato avanti la memoria della deportazione. L’Italia unita è nata nei luoghi delle stragi: hanno gettato le basi per la solidarietà. I deportati a Mauthausen hanno fatto un giuramento prima di scappare: ‘Dobbiamo parlarne, come ha fatto Castellani’. Alla base del nostro vivere civile c’è la Costituzione. Fare in modo che i ragazzi stessi interpretassero e raccontassero la Costituzione è stato uno degli obiettivi del progetto.”

Queste sono solo alcune delle parole del dottor Enrico Iozzelli, colui che ha reso possibile la realizzazione del progetto e che, con professionalità e precisione, ha offerto costantemente grande supporto nel fornire documenti, informazioni, indicazioni a docenti e studenti.

I veri protagonisti dell’evento sono stati gli alunni delle scuole “Fermi”, “Tintori”, “Cironi”, “Salvemini” e “Buricchi”. In occasione dell’incontro che ha coronato la conclusione del progetto, ma non del loro percorso formativo, gli studenti hanno presentato i risultati delle ricerche svolte e gli elaborati finali da loro realizzati, effettuando collegamenti con alcuni articoli della Costituzione. Sono tante le tematiche trattate e gli argomenti affrontati: Lanciotto Ballerini e la battaglia di Valibona, Villa Strozzi di Bagnolo, il pensiero di Don Milani e la scuola di Barbiana, il Percorso della Costituzione di Barbiana, interviste a due allievi di Don Milani, testimonianze dei parenti degli alunni che hanno vissuto durante il periodo della Resistenza. Grazie a questi lavori tutti i presenti hanno avuto modo di vedere documenti fotografici e video, apprendere informazioni storiche ed elaborare profonde riflessioni nel proprio intimo e in condivisione con gli altri.

Anche la classe 3a A del nostro Istituto ha profuso il suo impegno nello studio e nella ricerca per l’elaborazione di un personale prodotto da presentare. Il percorso si è sviluppato attraverso una costruzione per fasi, che, mattoncino dopo mattoncino, ha incrementato le conoscenze dei ragazzi, ha segnato i loro cuori e alimentato la fiamma della consapevolezza sull’importanza della memoria, della conservazione dei valori e del mantenimento di una comunità unita e concorde nella difesa di pace e giustizia per un presente sereno e un futuro migliore. Concentrandosi sull’articolo 11 della nostra Costituzione, i nostri allievi si sono impegnati nell’analisi del Monumento ai 29 Martiri di Figline e nella ricerca di informazioni riguardanti i fatti avvenuti tra il 5 e il 6 settembre del 1944, la battaglia partigiana di Pacciana e il tragico epilogo a Figline. Nel corso della ricerca i discenti hanno avuto modo di raccogliere informazioni sul partigiano Santino Grassi, colui che è riuscito a scappare un istante prima di essere impiccato approfittando della confusione generata dal contemporaneo bombardamento alleato; inoltre hanno organizzato in autonomia l’intervista alla signora Lina Michelacci, all’epoca quindicenne, e, attraverso i suoi occhi, grazie alle preziosissime informazioni ricevute, hanno avuto modo di ricostruire contestualmente l’evento storico e presentare i fatti di quella notte fino all’impiccagione dei ventinove partigiani della brigata Bogardo Buricchi a opera di un’unità dei tedeschi. Giorno 15 settembre 2023 la loro esposizione presso l’auditorium dell’Istituto Gramsci-Keynes è stato un evento molto significativo, la tappa finale di questo percorso che rappresenta anche l’importante inizio di ulteriori avanzamenti.

Come concludere questo primo capitolo in bellezza? Gli alunni della classe 3a A della scuola “Fermi”, seguiti da alcuni docenti e genitori, hanno fatto visita alla signora Lina nel pomeriggio del 22 dicembre 2023, in una Figline addobbata a festa nella calda atmosfera natalizia. Con immensa gioia sono stati accolti dalla signora in casa, dove, accompagnati dalla dolcezza di un flauto reso vibrante da una studentessa, hanno augurato un felice Natale sulle note di “Deck the halls”. Dopo aver consumato tutti insieme una generosa merenda offerta dalla signora Lina, hanno ascoltato altre storie del passato estremamente interessanti e “assaporato” emozioni forti. Baci e abbracci colmi di gratitudine hanno condotto alla promessa di una prossima visita, un’altra immersione nella nostra memoria resa possibile da una grande donna che ripone fiducia e speranza nel domani, quando saranno i nostri ragazzi i tutori dei valori espressi nella nostra Costituzione.

Vedete, la costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla costituzione è l’indifferenza alla politica, l’indifferentismo politico che è – non qui, per fortuna, in questo uditorio, ma spesso in larghe categorie di giovani – una malattia dei giovani.

La costituzione, vedete, è l’affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune, che se va a fondo, va a fondo per tutti questo bastimento. È la carta della propria libertà, la carta per ciascuno di noi della propria dignità d’uomo.

Io mi ricordo le prime elezioni dopo la caduta del fascismo, il 2 giugno 1946: questo popolo che da 25 anni non aveva goduto le libertà civili e politiche, la prima volta che andò a votare dopo un periodo di orrori – il caos, la guerra civile, le lotte, le guerre, gli incendi. Ricordo – io ero a Firenze, lo stesso è capitato qui – queste file di gente disciplinata davanti alle sezioni, disciplinata e lieta perché avevano la sensazione di aver ritrovato la propria dignità, questo dare il voto, questo portare la propria opinione per contribuire a creare questa opinione della comunità, questo essere padroni di noi, del proprio paese, del nostro paese, della nostra patria, della nostra terra, disporre noi delle nostre sorti, delle sorti del nostro paese.

Quindi, voi giovani alla costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come cosa vostra, metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto – questa è una delle gioie della vita – rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto, nei limiti dell’Italia e nel mondo.

Ora, vedete – io ho poco altro da dirvi –, in questa costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato. Tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie son tutti sfociati in questi articoli. E a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane. Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti. Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro a ogni articolo di questa costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta.

Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti.

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione.

Discorso di Piero Calamandrei, Milano 26 gennaio 1955

I nostri sentiti ringraziamenti alComune di Prato, all’Università di Firenze, all’ANPI di Prato, all’Ufficio Scolastico Territorialee, soprattuttoal Museo della Deportazione e Resistenza di Prato e al dottor Enrico Iozzelliper essersi impegnati a promuovere e sviluppare iniziative di collaborazione al fine di realizzare attività programmatiche nelle scuole e per le scuole volte a divulgare i valori espressi nella Costituzione repubblicana e gli ideali di democrazia, libertà, solidarietà, pari opportunità, inclusione sociale e pluralismo culturale nella dinamica storica del secondo dopoguerra.

I docenti della scuola secondaria di I grado “Fermi”, sez. A

Clara Ansidoni

Gilda Polimeni

Simone Rizzuto

Al seguente link le immagini e i video del progetto

https://drive.google.com/drive/folders/1dcGGumwLo7fjvW48KFRodS9wBXN4I4vG

 

Visita a Figline – casa della signora Lina

 

Oggetti e luoghi della Costituzione tra passato e presente – presentazione finale

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