Ultima modifica: 5 Ottobre 2022
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MAKING CONNECTION _ Corso di formazione Finanziato dal Tessile Pratese

► Sabato 22 ottobre orario 10.30 – 17.30 a Prato presso lo Spazio The Loom-Movement Factory AsD
► MAKING CONNECTION prima volta in Toscana
è un progetto internazionale nato nel 2019 da un’idea di Thomas Greil e Anka Sedlackova, e rivolto a genitori, educatori e terapeuti e chiunque sia coinvolto nell’esperienza della disabilità (adulti adolescenti, bambini), con la convinzione che un cambiamento reale per attuarsi deve avvenire in tutta la costellazione di rapporti intorno alla persona. E che solo attraverso la cooperazione questi cambiamenti possono integrarsi a sostegno della persona e del suo ambiente.
Making Connections si basa sui principi del Body Mind Centering® e su altri approcci somatici e si caratterizza per un approccio delicato, non intrusivo, rivolto ad accogliere la globalità della persona e del processo che coinvolge genitori, familiari e caregivers.
► Body Mind Centering è un approccio alla consapevolezza corporea e all’esperienza in prima persona attraverso un’esplorazione che s’immerge nel movimento e nella sensorialità. Le diverse pratiche elaborate per l’accompagnamento di tali processi di consapevolezza psicofisica hanno in comune il richiamo all’assenza di sforzo, all’accessibilità e semplicità delle esperienze di movimento proposte, in modo che ogni persona possa costruire un percorso di apprendimento in base ai propri interessi, esigenze, abilità, curiosità e ritmi. L’invito a “partire da dentro” per sentire se stessi e gli altri sollecita una modalità di conoscenza, attenzione e relazione che porta a privilegiare e approfondire l’intelligenza del corpo.
► Obiettivi principali della MAKING CONNECTION Coltivare nuove possibilità di approccio, sguardo ed incontro nella relazione di cura. L’obiettivo del progetto Making Connections è di creare uno spazio di condivisione e d’incontro con famiglie e collettivi (associazioni, cooperative, istituti scolastici, ecc.) che vivono l’esperienza della disabilità di uno dei loro membri, per rivolgere uno sguardo sistemico alle risorse e alle competenze già presenti nel contesto di vita così come alle modalità d’interazione con l’ambiente sociale più largo ai bisogni percepiti e alle mediazioni necessarie. L’accento posto sulla sfera sensoriale e sulla configurazione percettiva – e non sulla categorizzazione patologica – della persona, permette di accedere alla singolarità del linguaggio del corpo, allenando le capacità di lettura e di ascolto di quello che si esprime nella comunicazione non verbale. L’approccio somatico ha come sfondo la dimensione cinestesica, invita cioè a coltivare la consapevolezza del movimento e del proprio orientamento nello spazio di azione, a partire dai gesti quotidiani più elementari. Il processo dello sviluppo neuromotorio in età evolutiva offre un quadro generale per leggere le coordinazioni di movimento in rapporto all’ambiente e ai suoi stimoli: una trama vivente e continuamente cangiante di sensazioni, pensieri, emozioni, immagini. Gli strumenti pedagogici utilizzati – esercizi elementari, esperienze sensoriali guidate, giochi d’interazione – fanno capo a una varietà di arti del movimento e metodi somatici di cui gli operatori sono insegnanti certificati.
Il percorso prevede un contributo di euro 35,00 a persona. 
Per informazioni e prenotazioni: Elisa Bardazzi 3383020232

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