Ultima modifica: 27 Gennaio 2022
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Giornata della memoria – un fiocco per non dimenticare

GIORNATA DELLA MEMORIA
Un fiocco per non dimenticare

Scuola Secondaria di I grado “E. Fermi” – classi terze.

26 gennaio 2022

Un fiocco per non dimenticare. I cancelli e la recinzione della scuola “E. Fermi” in Sede e in Succursale si sono colorati di 200 fiocchi di raso, per ribadire che la violenza e la discriminazione, avvenute con la deportazione e lo sterminio durante la seconda guerra mondiale, non devono più riaccadere. E’ questo il messaggio che gli alunni e i loro insegnanti vogliono rappresentare con i numerosi fiocchi legati al loro FILO DELLA MEMORIA. Ciascun ragazzo oltre al proprio nome nel fiocco ha riportato la parola che non vuole dimenticare, infatti ricordando quanto è accaduto è possibile affermare che non vogliamo più che riaccada qualcosa di simile. Tale iniziativa si è rivelata coinvolgente, riscontrando la partecipazione dei ragazzi anche in questa situazione pandemica.

Incontro con le sorelle Andra e Tatiana Bucci. In mattinata gli alunni di alcune classi hanno seguito, insieme ai nostri due ragazzi Rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi, l’Incontro con le sorelle Andra e Tatiana Bucci, testimoni dirette della Shoah deportate ad Auschwitz all’età di quattro e sei anni. La Fondazione Museo della Deportazione delle Resistenza di Prato, in accordo con il Comune di Prato e di Montemurlo, ha organizzato l’incontro all’interno di un ciclo di conferenze rivolte agli studenti del CCR, ma che per la sua eccezionalità questa mattina è stato trasmesso anche ai ragazzi delle classi interessate. La testimonianza delle due signore è stata toccante e gli alunni hanno seguito con commozione la conferenza, consapevoli dell’importanza di incontrare, anche on line, testimoni diretti di avvenimenti non troppo lontani che ancora oggi interessano le nostre coscienze e le nostre persone.

Film Luci nel buio. In molte classi gli alunni hanno seguito e seguiranno nei prossimi giorni la visione del film “Luci nel buio” girato da G. Cecconi proprio nell’Auditorium della scuola Fermi quando nel 2003 Roberto Castellani ha tenuto uno dei suoi numerosi e preziosi incontri con i ragazzi per raccontare la sua storia di deportazione e allo stesso tempo di effettiva fiducia nella speranza e nella luce. E’ commovente la narrazione delle vicende che hanno portato questo giovane pratese di 17 anni a vivere quindici mesi di lavori forzati (prima al campo di concentramento di Mauthausen e poi in quello di Ebensee) facendolo entrare in contatto con tanta sofferenza, violenza e morte. Quello che Castellani ha sempre voluto trasmettere ai ragazzi, nelle numerose occasioni a cui ha partecipato per raccontare quello che gli era accaduto e perfettamente nel film, è l’inaspettata umanità che ha incontrato e ricevuto in quei momenti terribili, che non ha mai voluto dimenticare.
Insieme a questi testimoni anche noi continuiamo a non dimenticare.

Gli insegnanti e gli alunni della scuola Secondaria di Primo grado, E. Fermi.

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