Ultima modifica: 12 Giugno 2023
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Educare alla legalità – Incontro con Angelo Corbo

Educare alla legalità

Incontro con Angelo Corbo

Mercoledì 7 giugno gli alunni delle classi 2A, 3F, 3G e 3I della scuola secondaria di primo grado “Fermi” hanno incontrato nei locali dell’auditorium il signor Angelo Corbo, poliziotto ed ex agente di scorta del giudice Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci e autore del libro “Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze”.

Il successo dell’evento è da attribuire alla viva partecipazione dei ragazzi che, con grande interesse, hanno letto il libro e svolto accurate ricerche grazie alle quali hanno poi potuto predisporre tutta una serie di domande e interventi mirati, manifestando così consapevolezza e sensibilità nei confronti del tema della legalità e della tutela dei diritti.

Noi abbiamo il compito di non dimenticare mai un tale tragico evento, frutto di una follia che ha un unico nome anche se tanti volti, che racconta di persone coraggiose e di vite stroncate. “Dopo il 23 maggio e il 19 luglio del 1992 molte cose sono cambiate e oggi forse la mafia ha perso la sua visibilità, ma è ancora presente nel nostro Paese” ha sottolineato Angelo Corbo che in maniera molto esaustiva ha risposto a tutti i quesiti dei ragazzi.

Nel corso dell’evento l’ospite ha evidenziato l’importanza e il ruolo fondamentale della legalità prendendo spunto dalla tragica esperienza vissuta in occasione della strage di stampo mafioso. L’ex poliziotto ha poi affermato che, per lui, entrare nel corpo di polizia è stata una scelta di vita guidata dalla volontà di dare il proprio contributo nel ritrovare quella dignità di cui l’illegalità ci ha privati. Ricordando la dolorosa esperienza, ha confessato che trentuno anni non sono bastati ad alleviare il peso della memoria di quell’orrore che nessun articolo di giornale né libro o intervista può descrivere. Il signor Corbo ritiene fondamentali gli incontri con i ragazzi, perché è convinto che i giovani possono essere portatori di importanti e positivi cambiamenti, e si rammarica quando sente parlare di bullismo, baby gang e aggressioni nelle strade in quanto non comprende il motivo di tanta violenza.

Per tutti gli intervenuti l’incontro si è rivelato un momento di arricchimento, un evento costruttivo e tappa importante per la crescita di cittadini consapevoli dei diritti fondamentali per l’essere umano, princìpi che vanno difesi e per i quali siamo tutti chiamati a lottare. La memoria infatti ha principalmente questa funzione, quella di farci ricordare che ognuno di noi deve combattere questa guerra ogni giorno.

Le professoresse

Luisa De Marco

Patrizia Pistolesi

Gilda Polimeni

Lia Raganato

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